Un luogo unico, dove l’uomo entra in punta di piedi, nel rispetto della natura e di tutti gli esseri viventi che lo popolano. È qui, presso l’oasi neorurale della Cassinazza, che nasce Anno Mille, la nuova linea di riso naturale firmata Il Viaggiator Goloso, brand premium di Unes. In provincia di Pavia, a 15 km dal Duomo di Milano, la Cassinazza è un comprensorio territoriale rurale dove è stata rigenerata la biodiversità dell’anno Mille, grazie a un’accurata gestione agricola che mira a migliorare la qualità del paesaggio, la biodiversità e la sostenibilità ambientale della produzione.
Prodotto nel rispetto e con l’aiuto della natura, ANNO MILLE è un riso dalle caratteristiche uniche. La linea si compone di tre prodotti – Carnaroli, Arborio (variante Volano) e Rosa Marchetti – ideali per preparare ogni tipo di pietanza dall’antipasto al dolce.
- Riso Carnaroli: Definito dagli esperti “Il principe, il riso per eccellenza”, il Carnaroli è stato creato negli anni ‘40 a Paullo (Milano) dall’agronomo Devecchi, incrociando le varietà Lencino e Vialone nano. Dopo le difficoltà iniziali nella coltivazione, il risultato ottenuto è stato sorprendente: un riso che contiene più amido rispetto alle altre varietà, più sodo e con un chicco più lungo. La tenuta in cottura del Carnaroli è la migliore rispetto a tutte le altre tipologie. Il riso Carnaroli il Viaggiator Goloso Anno Mille è autentico e puro: il seme, infatti, non è contaminato da varietà minori quali ad esempio Keope, Carnise e Carna che, seppur ammesse per legge all’interno della categoria Carnaroli, contribuiscono a variare le peculiarità del chicco.
- Riso Arborio (variante Volano): creato dall’agronomo e risicoltore Domenico Marchetti negli anni 40 nell’omonimo comune del vercellese, l’Arborio è caratterizzato da chicchi grandi e dalla straordinaria capacità di assorbire acqua (4 o 5 volte il suo peso). Il riso Arborio il Viaggiator Goloso Anno Mille saprà conquistare anche i palati più esigenti e diventerà un ottimo alleato in cucina.
- Riso Rosa Marchetti: L’origine di questa particolare tipologia di riso è avvolta dal mistero. Domenico Marchetti, lo stesso creatore dell’Arborio, scova casualmente negli anni ‘60 delle spighe nella sua risaia destinata alla ricerca e decide di isolarle. Dopo una decina d’anni propone questa nuova varietà di riso al mercato, denominandolo in questo modo in onore di sua moglie, la signora Rosa. Il chicco è di pezzatura media, semifino, trasparente e vitreo da crudo, ma diventa grigio perla dopo la cottura che ne raddoppia il volume. Il riso Rosa Marchetti il Viaggiator Goloso è adatto per la preparazione di minestre e dessert.
Un prodotto d’eccellenza che supera in etica e qualità il concetto di BIO, (venduto anche negli iper La Grande I) che avrà un prezzo d’eccezione: 2,90 euro al chilogrammo.
LA RICETTA ESCLUSIVA DI ALESSANDRO NEGRINI DE IL LUOGO DI AIMO E NADIA
Troviamoci a Milano
Per il riso:
- 300 g di riso Carnaroli
- 0.25 g di stigmi di zafferano sardo
- 40 g di burrata
- 20 g di cipollotto di Tropea
- 1/2 bicchiere di vino bianco
- 150 g di fondo di cottura dell’ossobuco
- 1 litro di brodo vegetale leggermente salato
- 30 g di olio extravergine d’oliva
Per la salsa:
- 40 g di grana padano grattuggiato
- 1/2 bicchiere di latte
- 40 g di burro
- sale marino
Preparazione:
Scaldare il latte, unire il grana padano, il burro e frullare con un minipimer.
Ridurre il fondo di cottura dell’ossobuco e mantenerlo caldo. Mettere a bagno gli stigmi di zafferano in 20 ml d’acqua fredda per un’ora circa. Tritare finemente la barrata. Affettare il cipollotto e stufarlo con 15 g di olio; aggiungere il riso, tostare, quindi fumare con il vino e aggiungere metà del brodo caldo. Cuocere per circa 8 minuti, unire la barrata, proseguire la cottura per 4 minuti, quindi unire lo zafferano e la sua acqua. Portare a cotture con il resto del brodo. Togliere dal fuoco, mantecare con l’olio rimasto a aggiungere di sale.
Distribuire il risotto nelle fondine e completare con la salsa di grana e la riduzione di ossobuco ben calde.