Quella di stasera al Fabrique di Milano sarà l’unica data che vedrà su un palco italiano la cantante e attrice Charlotte Gainsbourg che porta nel Bel paese il suo ultimo album Rest, uscito nel 2017, da cui sono tratti i singoli Deadly Valentine, I’m Lie e Sylvia Says.
Se tuo padre ha cantato uno dei più grandi successi internazionali della musica e tua madre è diventata un’icona riconosciuta in tutto il mondo con una maison francese che le ha dedicato una borsa battezzandola con il suo nome, è inevitabile che la tua vita sia destinata a non passare inosservata.
Insomma il rischio di cadere nella trappola della figlia d’arte è facile quando tuo padre è Serge Gainsbourg e tua madre Jane Birkin ma Charlotte ha saputo costruirsi una sua identità dando forma a una carriera che dura da trent’anni, non vive di luce riflessa ma di puro talento e si divide tra il cinema (con il regista Lars von Trier che ne ha fatto la sua musa e prestigiosi riconoscimenti tra cui due Premi César, un Prix d’interprétation feminine, un Premio Bodil e un Premio Robert) e la musica che l’ha vista debuttare nel 1984 con il singolo Lemon Incest a cui sono seguiti gli album Charlotte for Ever (1986), 5:55 (2006), IRM (2009), Stage Whisper (2011) e l’ultimo nato, protagonista della serata al Fabrique, Rest.
In Rest, Charlotte firma tutti i testi del disco restituendoci la mappa di un viaggio autobiografico, intimo e per questo anche doloroso, che per la produzione e le musiche si affida a collaborazioni d’eccezione: dal musicista francese e produttore SebastiAn a Guy-Manuel de Homen-Christo della coppia Daft Punk, da Sir James Paul McCartney al cantautore Connan Mockasin.
Nel percorso tracciato dalle canzoni dell’album, tra parole sussurrate e sensuali, si fa spazio anche il dolore legato alla morte, ne sono un esempio Lyving with you, dedicata al padre Serge, ma soprattutto Kate, la canzone destinata al ricordo della sorella di Charlotte, Kate Barry (figlia di Jane Birkin e del compositore John Barry), morta suicida nel dicembre 2013 all’età di 46 anni.
Si potrebbe analizzare fino all’osso la carismatica figura della Gainsbourg per provare a capire quale segreto si cela dietro il suo fascino magnetico ma nessuna indagine vale più dell’ascolto della venere d’oltralpe.
Photo Credit: Charlotte Gainsbourg Facebook, @charlottegainsbourg